Presentazione del libro "Tattiche minori per i Chalk Stream e Studi Correlati"

"Minor tactics for the chalk stream and kindred studies" rappresentò per G. M. Skues la risposta al pensiero comune in un periodo in cui l'egemonia halfordiana era predominante fra i pescatori a mosca del Regno Unito dove si arrivò a bandire l'impiego della mosca sommersa su alcuni corsi d’acqua. 

 Skues aveva una diversa considerazione della mosca sommersa, sostenendone la legittimità e ritenendo che meritasse pari dignità.

 Ne nacque una diatriba che non si è ancora sopita e che, ancora oggi, divide i pescatori a mosca in due “fazioni” contrapposte.

 Antitetico ad Halford, sebbene fu grazie a lui che si avvicinò alla pesca a mosca, Skues ne differisce nel pensiero e nella filosofia alieutica con spirito che oggi definiremmo “contestatore”, le cui idee portarono ad una analisi approfondita di una tecnica tanto complessa quanto coinvolgente.

 Utilizzare una mosca sommersa piuttosto che una mosca secca non significa ridursi a frustare la superficie o rastrellare pedessequiamente il fondo del fiume nella speranza di una abboccata.

 Al contrario, richiede attenzione e studio approfondito delle innumerevoli situazioni che si verificano mettendo in atto tutti quegli accorgimenti che permettano di superare le difficoltà oggettive di un ambiente ed in situazioni spesso di difficile interpretazione.

 Skues questo lo aveva ben compreso e per questo motivo sosteneva a spada tratta il diritto di considerare l’ ”onorabilità” della pesca a sommersa allo stesso livello della pesca a mosca secca.

 “Minor tactics” permette di entrare in un ambiente alieutico non ancora perfettamente conosciuto in punta dei piedi per poi goderne di tutti i vantaggi.

 Un “must” per chi pensa o sostiene di sapere molto sulla pesca a mosca pur essendo consapevole che c’è ancora molto da scoprire ed un ottimo ausilio per chi, ancora alle prime armi, vuole approfondire questa tecnica nel rispetto della tradizione.